La fretta di portare al naso il bicchiere è troppa, l’ho stappato (male) per questa ragione. Ecco là, ben pettinato e profumatissimo, il traminer spinge nelle narici le calorosità tropicali quasi balsamiche, con poca intensità per la verità. O meglio, per meno di quello che mi sarei aspettato (o avrei voluto .. chissà, la voce “soggettività” nel vino è pesante) .. sta un poco sulle sue il giovine. Su tutto mi piace questa dolcezza amara e pungente che sa di sambuco in fiore, bianco e rigoglioso.
La bocca è una sorpresa. Morbida e soffice con originalità, per niente piaciona, piacevolissima, non si presta a giochetti ruffiani perchè il sorso è fresco, sapido, secco ma non asciutto. Davvero interessante, da riprendere tra qualche tempo, quando un po’ di calore si sarà ingentilito.
Voto_7.2