Archivi categoria: morsi e sorsi

DOC Montefalco Rosso – Fattoria Colsanto 2007

Comincio da un bel vino umbro, un prodotto tondo e pulito, una bevuta “tranquilla” insomma, senza grandi picchi di commovenza, ma con tanta pratica e utile “sostanza”. Una classica bottiglia che ti fa dire “come me lo aspettavo”, che per me, di questi tempi, è un gran bel bere.

Rosso rubino bello carico, si presenta di buon corpo e disegna, già dopo pochissimi (e modesti) frullaggi, archi ben distesi, regolari, non troppo pigri.
I profumi sono quelli che ti aspetti dal blend umbro: soprattutto fiori e frutti rossi, ma di quelli piccoli piccoli. In bocca persiste eccome, e non tradisce le sincere aspettattive, buon equilibrio, qualche legnosità di troppo, anch’essa comunque piacevole (soprattutto se riesci a masticarci sotto della succulenta ciccia!), forse dovuta alla giovinezza della mia bottiglia (in effetti un altro annetto e mezzo in cantina …).
Insomma, un “onesto” buon vino della Fattoria Colsanto (ora Livon), buona prova enologica per una DOC ormai piuttosto rodata.

Voto_6.9
ps: scusate la qualità dell’immagine … prometto lenti ma costanti miglioramenti! 

Morsi e sorsi – intro che è premessa

Userò questo spazio per esercitarmi follemente in impressioni, giudizi e voti su ciò che mangio e che bevo.
Mi serve per:
1. imparare a scrivere e raccontare
2. ricordare come si fa a scrivere e raccontare
3. esercitarmi strenuamente nella faticosissima opera della mescita con sorso e della cucina con morso
4. tenere conto di tutto quello che bevo e mangio a futura memoria (e ragionevoli sensi di colpa)
5. vari ed eventuali

In questi miei folli micro-racconti, darò anche dei voti che costituiscono, se mai qualche produttore dovesse leggere queste umili righe e rimanerne offeso/sconcertato/entusiasta, unicamente delle mie personali e stravaganti impressioni.
La scala dei voti che utilizzerò (1 – 10 con decimini) l’ho mutuata di sanissima e robustissima pianta da Stefano Caffarri, mio punto fermo nel nuovo mondo wi-fu.

Che dire … buone letture!

Alla Maiorchina (o della tecnica di innesto … Costituzionale)!!

Beh, come potete leggere, il mio straordinario CORSO …. va avanti!
Ed è con sommo gaudio che studio le techiche di innesto, poichè, pur concentrandomi tra talea, doppio spago all’inglese e gemma, non so per quale (co)incidenza astrale, tali argomenti si intrecciamo perfettamente, come una vite a piede franchissimo, in ciò che vedo accadere attorno a me.
La sentenza di non costituzionalità sulla legge contenuta nel c.d. Lodo Alfano (prontamente ridefinito Nodo Alnano) è, oggettivamente, un momento di grande importanza, paragonabile quasi all’invaiatura dei grappoli, un viraggio di colore, un momento di grande delicatezza nella maturazione del grappolo.
Questo è il momento infatti, in cui gli zuccheri e gli acidi (chissà quelli di B??) “passano” dai tralci agli acini, determinando le caratteristiche principali del frutto e quindi del meraviglioso prodotto liquidamente concreto che se ne otterrà.
Tutto nasce dall’innesto! Fatto bene quello, si avranno grandi soddisfazioni!!

f.

(ri)Cominciamo

Eccoci qua. Si comincia una nuova avventura e si ricomincia a raccontarla. Ci ho messo un po, lo ammetto, a riprendere a scrivere ma la spinta è arrivata dalla mia inaspettata svolta decisionista: “Ora o mai più!” mi sono detto ….. e l’ho fatto! Lo so, non sembra vero neanche a me, ma questa volta, ai 33 inverni sulle spalle (dei quali gli ultimi 5 piuttosto freddi, maledetta Padanìa), ho risposto …”Ora!”.
Perciò mi sono iscritto al CORSO!!!!!!!
Il CORSO è l’investimento economico più grande che ho fatto su me stesso, su una mia passione, sulla futuribilità reale di un grande mio sognodesideriobbiettivo: spendere il mio tempo nelsultraper il mondo del vino (derivati & parenti).
Il primo passo è, appunto, il CORSO. Così viene nominato quell’insieme di costosissime “lezioni” che l’AIS Emilia tiene in quel di Parma. Prima lezione svolta con molto entusiasmo e tante speranze. Risultato: quattro bicchieri in più, un cavatappi classico che finalmente funziona, molti volti nuovi, molti volti giovani, poche nozioni nuove in più (per ora, per ora), un buon Custoza 2007 ed un ottimo Barbera d’Asti DOC giovane (2007) ma davvero convincente degustati e la consapevolezza di avere fiutato un buon sentiero.
Sono contento. Era tanto che non avevo la sensazione di essere sulla buona strada …. staremo a vedere ….