Beh vabbè … questo è un vermentino bellissimo. C’è poco da dire. Categoria “vino senza filtrazioni & poca solforosa”, è un piccolo racconto. Innanzitutto le vigne che respirano mare senza vederlo troppo da vicino e poi il vitigno, quel vermentino toscano, o meglio, maremmano, con la sua spalla ossuta e prepotente.
Il colore è quello dei vini fatti così: il giallo d’orzo velato ma luccicoso, birroso, tanto estratto e nessuna filtrazione. L’onda è compatta, gli archi pigri sul bicchiere, niente male, a me piacciono tanto i vini che si muovono così.
L’olfattivo è interessantissimo. Le bucce sono state là per tutta la fermentazione, e si sente. Nessun difetto, ma tanta forza. Netta la nota minerale e quasi terrosa, umida. Poi la frutta dolce ma non troppo: pesca e tanto melone bianco su tutto. Infine una nota quasi balsamica, un unguento tirrenico miracoloso e profumatissimo. Non so esattamente cosa sia, ma va benissimo così.
Il sorso è uno spettacolo. Dritto, pieno, una freschezza solida e pulita, piena, accompagna una polposità mica da scherzare. Bellissima la nota sapida, iodata, un deciso apostrofo salmastro, che non peggiora di una virgola l’equilibrio estremista del bicchiere, anzi lo arricchisce enormemente. Una nota di merito per Mr. Alcol; sta lì, c’è, ma è davvero un signore gentile e garbato, perfetto accompagnatore.
A me è piaciuto davvero tanto.
Voto_8.6
p.s. ringrazio il puntofermo Stefano Caffarri per avermi comunicato lo sdegno che ha suscitato in lui l’aggettivo “iodato”. In effetti è proprio brutto, per la serie “sbagliando si impara”.